Cos’è la dacriocistite congenita?
È un’infiammazione causata da un’ostruzione del dotto naso-lacrimale, che impedisce alle lacrime di defluire correttamente. È molto comune nei neonati.
Come si manifesta?
- Di solito si nota già alla nascita o entro i primi 1-2 mesi.
- L’occhio lacrima spesso ed è presente una secrezione mucosa o purulenta (giallastra).
- L’occhio in sé non è arrossato né dà fastidio alla luce.
- Premendo leggermente vicino al naso, si può vedere uscire pus dall’occhio: è un segno tipico.
Perché succede?
Alla nascita, può rimanere chiuso un sottile setto alla fine del dotto lacrimale. Questo blocca il passaggio delle lacrime, che ristagnano e si infettano.
Come si cura?
- Massaggio: i genitori devono imparare a fare una leggera pressione vicino al naso (zona del sacco lacrimale) più volte al giorno. Questo può aiutare ad aprire spontaneamente il dotto.
- Colliri antibiotici: se c’è secrezione o infezione.
- Sondaggio: se il problema persiste dopo i dodici mesi, si può fare un piccolo intervento in anestesia leggera per aprire il dotto con uno strumento sottile. È un intervento rapido e sicuro.
Se il sondaggio non basta, si può pensare a interventi più avanzati, come l’inserimento di un tubicino nelle vie lacrimali (intubazione), da lasciare per circa 3 mesi.
Cosa aspettarsi?
- Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve da solo entro il primo anno di vita con il massaggio e, se serve, i colliri.
- Il sondaggio è molto efficace, ma si decide di farlo in base alla gravità e frequenza delle infezioni.
- Se l’infezione è importante, non bisogna aspettare troppo.
Cosa devono fare i genitori?
- Imparare il massaggio dal pediatra o dall’oculista.
- Usare i colliri solo su indicazione medica.
- Seguire i sintomi e, se necessario, tornare a controlli.
- Non preoccuparsi troppo: è un problema comune e nella maggior parte dei casi si risolve facilmente.